Cos’è il dolore

Il dolore, in particolare quello acuto, è quello che compare all’improvviso ad una persona che poco prima di quel momento stava bene. Si tratta del sintomo di un danno di fronte a cui il nostro corpo tenta di difendersi. Ci segnala la presenza di un pericolo e ci spinge a cercare aiuto. Può presentarsi in modi diversi, come senso di oppressione, una stilettata improvvisa, una pugnalata che trafigge, un bruciore insopportabile. Comunque sia, il dolore è una sentinella che ci avverte di “qualcosa che non va” e viene “urlato” come richiesta di aiuto, spesso per segnalarci la nascita di patologie e per questo non trova ragione di esistere una volta che queste siano state diagnosticate. Infatti il dolore dell’infarto miocardico, il dolore da trauma, il dolore delle coliche renali o biliari, i dolori reumatici, la cefalea, quando riconosciuti dovrebbero essere sempre curati.

Bisognerebbe agire in tempo prima che il dolore acuto si cronicizzi, se non trattato, e si può avere quel fenomeno descritto con il termine di neuroplasticità, cioè la capacità del sistema nervoso di riorganizzare nuovi circuiti in seguito a danni di tipo infiammatorio o neuropatico per cui il dolore acuto si trasforma in un dolore persistente, cronico. Si ottiene un’aumentata risposta allo stimolo doloroso, una riduzione della soglia del dolore, la diffusione del dolore in aree non coinvolte dal danno. Questo dev’essere curato ed eliminato. Combattere il dolore è possibile e si può prevenire.

Cosa si intende per terapia del dolore

Quando si parla di terapia del dolore si intende una disciplina della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento del paziente affetto da sintomatologia dolorosa acuta e cronica, benigna o neoplastica. Si tratta di un approccio medico che consente di curare il “sintomo” dolore in tutte le sue espressioni, e soprattutto di curare la causa che ha determinato tale dolore. In questa specialità il termine curare riacquista il suo significato più vero di “prendersi cura della persona” e farsi carico del suo dolore. La funzione di quest’ultimo, è direttamente legata alla necessità di segnalare la presenza di una lesione o un’alterazione in atto nell’organismo.  Ma quando il dolore continua nel tempo, pur essendo guarita la malattia iniziale, esaurisce la sua funzione di sintomo iniziale utile diventando esso stesso una vera e propria malattia. La visita di terapia del dolore, viene infatti indicata a coloro che soffrono di un dolore cronico, di difficile gestione, che si ripercuote sulla qualità di vita. Si tratta nello specifico di un approccio individualizzato e multidisciplinare che prevede trattamenti infiltrativi e mini-invasivi, attività riabilitative a seconda della tipologia di dolore da trattare e delle sue cause.

Presso lo Studio Fisioterapia Novelli collabora la Dott.sa Raffaella Bigi, medico anestesista-rianimatore, per offrire un approccio terapeutico completo attraverso terapie manuali, strumentali e valutazione dei risultati. L’attività si articola in visite con inquadramento diagnostico e terapeutico ed in prestazioni specifiche, quali infiltrazioni loco-regionali e cicli di terapia fisica. La Dott.sa Bigi si interessa da alcuni anni di terapia del dolore e gestisce l’ambulatorio di terapia del dolore dell’ospedale di Vimercate e di Carate.

Quali sono le PATOLOGIE TRATTATE?

Numerose sono le patologie che possono essere causa scatenante iniziale di un dolore cronico, che se non viene trattato tempestivamente può provocare nel paziente anche ansia e depressione, condizionando la sua qualità di vita. Questa disciplina tratta tutte le patologie dolorose che affliggono i pazienti: da una sintomatologia dovuta a intervento chirurgico, ad una dovuta a una patologia cronica (anche oncologica), oppure ancora dovuta a patologie degenerative o compressive (artrosi o tutto ciò che attiene il danneggiamento dei tronchi o delle terminazioni nervose).

Le patologie di competenza sono:

  • il dolore neoplastico;
  • il dolore neuropatico;
  • il dolore cronico muscolo-scheletrico;
  • il dolore ischemico;
  • le cefalee.

Per quanto riguarda la COLONNA VERTEBRALE le patologie trattate sono: cervicalgia, cervicobrachialgia, lombalgia, lombosciatalgia, sindrome post-chirurgica vertebrale (FBSS), fratture vertebrali, stenosi del canale vertebrale, spondilolistesi, sindrome delle faccette articolari, cefalea muscolo tensiva.
Per le patologie che coinvolgono le ARTICOLAZIONI troviamo: artrosi anca-ginocchio-spalla e piccole articolazioni, artrite reumatoide, sacroileite e artrosi sacroiliaca.
Per le NEVRALGIE: sindromi da intrappolamento nervoso, lesioni di plessi nervosi, nevralgia post herpetica, nevralgia del trigemino, neuropatie diabetiche e metaboliche, post-chirurgiche e post traumatiche, sindrome dell’arto fantasma.
Patologie NEUROLOGICHE: Morbo di Parkinson, dolore post ictus, sindrome da dolore centrale, dolore nella Sclerosi Multipla, spasticità.
DOLORE PELVICO: endometriosi, patologie ginecologiche e urologiche.
DOLORE NELLA VASCULOPATIA PERIFERICA.
DOLORE ONCOLOGICO. Inoltre si hanno buoni risultati su Fibromialgia, sindrome miofasciale, spasmi muscolari, trigger points.

Fonti biografiche:  
www.ail.it/patologie-e-terapie/terapie/terapia-del-dolore
www.ieo.it/it/PER-I-PAZIENTI/Il-paziente-al-centro/La-terapia-del-dolore/
www.ospedaleniguarda.it/in-evidenza/leggi/red-rete-terapia-del-dolore-milano
www.gvmnet.it/press-news/news-dalle-strutture/la-terapia-del-dolore-in-cosa-consiste-e-quando-s”